Le prime traduzioni di Primo Levi nei Paesi Bassi risalgono già agli anni Sessanta: del 1963 è Se questo è un uomo (De Arbeiderspers) e del 1966 La tregua (Nelissen). La tiratura del primo è stata di ben 10.000 copie, come nella prima edizione tedesca. È stato però nella seconda metà degli anni Ottanta che l’opera di Primo Levi ha conosciuto una maggiore diffusione: rispettivamente nel 1987 e nel 1988 sono uscite le nuove traduzioni di Se questo è un uomo e La tregua (entrambi con titoli più fedeli all'originale rispetto alle prime edizioni), entrambe di Frida Vogels, per la casa editrice Meulenhoff, che da quel momento è stato l’editore quasi unico di Primo Levi nei Paesi Bassi.
La casa editrice Meulenhoff è titolare unico nei Paesi Bassi dei diritti sull’opera di Primo Levi, di cui produce ristampe regolari, soprattutto di Se questo è un uomo, La tregua e Il sistema periodico; quest’ultimo sull’onda del grande successo negli Stati Uniti.
I traduttori di Primo Levi sono stati in particolare Frida Vogels e poi Martin Asscher – anche editor di Meulenhoff – e l’italianista Reinier Speelman.
Primo Levi si spese attivamente per la pubblicazione nei Paesi Bassi delle sue opere. Dopo la diffusione di Se questo è un uomo entrò in contatto con l’olandese Ezra Ben-Gershom, che incoraggiò a scrivere il suo memoir David, e con il giornalista Rolf Orthel. Questi, dopo aver coinvolto lo scrittore torinese nella produzione di un documentario sul medico di Auschwitz Eduard Wirths, gli spedì una copia – in olandese – di De nacht der Girondijnen di Jacob Presser: Levi apprezzò talmente il libro da decidere di tradurlo in italiano, senza conoscere l’olandese ma valendosi della sua familiarità con l’inglese e il tedesco.