Primo Levi e la lingua intorno a lui

Primo Levi e la lingua intorno a lui - copertina
a cura di
Domenico Scarpa
Editore
Silvio Zamorani editore
Collana
questo - Dialoghi Primo Levi
Anno di pubblicazione
2024

Accanto ai due mestieri del chimico e del testimone, a partire dagli anni sessanta Primo Levi cominciò a farne un terzo: quello dell'insegnante freelance, chiamato sempre più spesso nelle scuole di tutta Italia - nelle scuole superiori, nelle medie e persino nelle elementari - a raccontare le sue esperienze, e non solo quelle di lager. 
Da questo suo mestiere aggiuntivo, e più ancora da una rilettura scrupolosa e ravvicinata dei suoi libri, un fatto emerge con evidenza: il linguaggio di Levi, il suo tono nel rivolgersi al lettore, sono un efficace strumento pedagogico. Più in particolare, la lingua di Levi, quel suo italiano così chiaro, così preciso, così ricco e duttile e pieno di umori, è un vero e proprio utensile per insegnare e per imparare la lingua italiana. 
Le molte vie e maniere per mezzo delle quali l'italiano di Levi può soddisfare un urgente bisogno sociale di lingua - un italiano di prima necessità per gli studenti di ogni ordine e grado - sono state al centro del secondo dei Dialoghi Primo Levi, tenuto a Torino il 7 aprile 2022, relatori Luca Serianni e Mariarosa Bricchi

Primo Levi e la lingua intorno a lui è il numero 5 della collana questo ed è il numero 2 della serie Dialoghi Primo Levi

Nell’opera di Primo Levi la parola questo è la parola della concretezza, della precisione e della fermezza. Fra i luoghi dove compare, due soprattutto sono memorabili: il titolo del suo libro di esordio Se questo è un uomo e il finale del racconto «Carbonio», che conclude la sua autobiografia chimica Il sistema periodico imprimendo sulla carta proprio quella parola, seguita da un punto fermo.

A scuola si insegna che l’aggettivo e pronome questo indica un oggetto vicino a chi parla e a chi ascolta. Con l’insieme della sua opera Primo Levi rilancia questa nozione elementare, avvicinando al lettore oggetti anche molto lontani dalla sua esperienza, ma rendendoli pensabili – cioè traducibili in scrittura – prima di tutto per se stesso.

Ecco perché la parola questo, semplice e netta, è stata scelta per dare il titolo a una collana editoriale che ospiterà ricerche, letture, dialoghi e incontri di studio a partire dai libri e dalla figura di Levi.

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Presentazione della nuova collana del Centro: "questo"

Presentazione dei primi tre volumi della collana: Una parete di sospetto. Presenze ebraiche e società piemontese, a cura di Fabio Levi; Primo Levi al plurale, a cura di Domenico Scarpa; Le parole del dolore, a cura di Fabio levi