Cinque voci wikipedia per approfondire le opere di Primo Levi

Nell'anno scolastico 2017-18 il Centro Studi Primo Levi ha aderito al progetto La palestra della storia pubblica: Leggere Wikipedia. Scrivere Wikipedia, promosso dall'Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea 'Giorgio Agosti ' in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, Wikimedia Italia, gli enti partner del Polo del '900 e la rete degli Istituti piemontesi di storia della Resistenza sul territorio regionale.

L'iniziativa prevedeva un corso di formazione per i docenti delle scuole medie superiori e inferiori propedeutico alla realizzazione di un laboratorio di storia guidato dagli insegnanti stessi e rivolto alla classe.

L'obiettivo del laboratorio era la stesura di una o più voci di storia contemporanea che rientrassero nelle categorie biografie, luoghi o eventi; il Centro Studi ha proposto cinque voci biografiche di persone storiche che compaiono come personaggi nelle opere di Primo Levi.

Gli ambigeni, ovvero i personaggi “storici” secondo Primo Levi

James prese la cosa un po’ alla lontana:

– Bisogna che prima le parli degli ambigeni. Se lei ci pensa, la nostra categoria non è poi così ben definita: ci sono molti casi in cui il soggetto è persona e personaggio insieme. Noi li chiamiamo ambigeni, e c’è una commissione che decide se devono essere ammessi al Parco o no. Prenda per esempio il caso di Orlando, sì, quello di Roncisvalle: è storicamente provata la sua esistenza reale, ma il personaggio prevale in tale misura sulla persona, che è stato accettato al Parco senza discussione. Lo stesso è avvenuto per Robinson Crusoe e per Fedone. Per san Pietro e per Riccardo III c’e stata qualche controversia; invece, per fortuna di tutti, Napoleone, Hitler e Stalin sono stati bocciati.

Primo Levi, "Lavoro creativo", in Vizio di forma, Opere complete I, pp.757-8

Nel racconto fantastico "Lavoro creativo" Levi conia la parola "ambigeni" per definire i personaggi letterari che sono stati (o sono) anche persone in carne e ossa, mentre nel racconto “Nel Parco”, che forma un dittico con il primo, immagina un altrove in cui i protagonisti della letteratura di tutti i tempi vivono intrecciando fra loro relazioni inattese fino a quando nessuno al mondo legge più le loro avventure condannandoli all'oblio. Secondo quanto afferma lo stesso scrittore, nei suoi libri, nei quali la dimensione memoriale ha un peso considerevole, i personaggi propriamente di finzione non sono molti:

I miei personaggi sono pochi, personaggi cartacei. Cioè i miei primi due libri non hanno personaggi, o per meglio dire sono persone, sono persone che ho riprodotto con un’impressione soggettiva di fotografarli. È chiaro che questo non avviene mai: i due estremi del personaggio fotografato, cioè riprodotto com’è, e l’estremo opposto, cioè il personaggio totalmente inventato, sono delle finzioni.

Primo Levi, Intervista con Marinella Venegoni e Claudio Gorlier per la trasmissione Vip, Very Important Piemontesi, 1981

Gli “ambigeni” sono il risultato di un’operazione di selezione, combinazione e arricchimento che parte da una persona reale e la ricrea soggettivamente trasformandola in figura letteraria. Nel passaggio dall’anagrafe umana a quella letteraria qualche lineamento sfuma nell’indistinto, alcuni tratti caratteriali sono modificati o enfatizzati, altri sono taciuti:

Il relativismo nelle cose umane è un ingrediente indispensabile, perciò il ritratto che io ho fatto di Sandro Delmastro o di Cesare nella Tregua, o di qualunque altro mio personaggio, è da prendere per quello che è, cioè una elaborazione soggettivamente fedele, obiettivamente forse infedele e la spaccatura fra persona e personaggio è insita nell’operazione dello scrivere e del descrivere ed è inevitabile. Questa avventura del riconoscere uno sfasamento fra persona e personaggio è ricorrente.

 Primo Levi, “Il gusto dei contemporanei” di Luciana Costantini e Orietta Togni, intervista con gli studenti delle scuole superiori di Pesaro, in Opere complete III, p. 768

 

La letteratura trasforma e ricrea, ma al tempo stesso garantisce una forma di immortalità: gli studenti di oggi possono conoscere alcune di queste figure – che pure in molti casi hanno vissuto vicende storiche emblematiche del Novecento come la deportazione o la Resistenza – soltanto perché Primo Levi ha riservato loro un posto all’interno dei suoi universi letterari.   

Gli insegnanti e le scuole nel ricostruire la biografia dei personaggi hanno ripercorso a ritroso il processo creativo compiuto dallo scrittore e hanno cercato di portare alla luce, attraverso il reperimento e la validazione delle fonti storiche, la persona storica celata nell’involucro letterario. Le voci sono state redatte secondo un approccio scientificamente e metodologicamente corretto e possono essere usate come strumenti didattici dagli insegnanti e dagli studenti che si accostano all’opera dello scrittore.

Cinque personaggi, cinque voci biografiche realizzate nell’anno scolastico 2017-2018

La classe IV H del Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino, sotto la guida della professoressa Vilma Biciego, ha creato la voce relativa a Jean Samuel, che compare con i nomi di Pikolo e Jean in Se questo è un uomo:

 

La studentessa Marta Verrienti del Liceo Artistico Aldo Passoni di Torino ha curato la voce di Leonardo De Benedetti, ovvero Leonardo, l’amico di Primo Levi nel viaggio di ritorno narrato ne La tregua:

 

La classe 3 E del liceo Linguistico esabac dell’Istituto di Istruzione Superiore Santorre di Santarosa di Torino, sotto la guida della professoressa M.R. Mariella Navone, si è occupata della voce “Alberto Dalla Volta”, il compagno fraterno di Primo Levi in Lager, che compare come personaggio in Se questo è un uomo, nel racconto “Cerio” de Il sistema periodico, ne I sommersi e i salvati e nel racconto “Pipetta da guerra” (Racconti e saggi):

 

La classe I B del Liceo classico Massimo D’Azeglio di Torino , sotto la guida del professor Giorgio Brandone, ha redatto la voce biografica di Alessandro Delmastro, protagonista del racconto “Ferro” de Il sistema periodico; a lui è ispirato anche il personaggio di Carlo nel racconto “La carne dell’orso” (ora in Pagine sparse 1947-1987):

 

Il Centro Studi Primo Levi ha scritto la voce relativa a Lello Perugia, sul quale Levi ha modellato la figura di Cesare ne La tregua. Cesare è anche protagonista del racconto “Il ritorno di Cesare”, in Lilít e altri racconti:

 

Si segnala anche la voce wikipedia “Primo Levi”che è stata “adottata” dagli allievi della classe II B del Liceo Massimo D’Azeglio di Torino insieme al professor Giorgio Brandone, all’interno del progetto Wikipedia, la palestra della storia pubblica: adotta una voce, promosso da Istoreto nell’anno scolastico 2018-2019. La voce è stata emendata di errori e imprecisioni e propone una ricostruzione storicamente corretta della vita dello scrittore.


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